Influenze e virus: c’è un orario preciso in cui i sintomi sono peggiori, svelato il motivo

In periodo di picco influenzale è fondamentale capire quali sono i momenti di maggiore stress per l’organismo, così da essere preparati.

Quando si ha uno stato influenzale, un virus o comunque non si è in ottima forma, i sintomi non sono mai uguali durante tutta la giornata. Sembra esserci una fascia oraria in cui peggiorano drasticamente, per poi tornare ad un punto di stabilità.

Influenze e virus, quali sono gli orari peggiori
Quando peggiorano i sintomi dei malanni (cataniavera.it)

Molti credono che questa sia solo una questione personale, ma non è così. Ci sono infatti questioni scientifiche alla base di tali manifestazioni ed è importante tenerne conto per evitare di gravare ulteriormente sulla sintomatologia, allungando anche il decorso della malattia.

Influenze e virus: orario in cui i sintomi peggiorano

I sintomi generali sono presenti tutta la giornata ma tendono a peggiorare la sera e la notte. Ciò può essere ricondotto a vari fattori. In primo luogo sicuramente il dormire in maniera supina ha un impatto negativo, perché il muco non viene drenato correttamente e finisce con l’annidarsi nei passaggi nasali e sinusali. Così provoca disturbi nella respirazione, dolore e fastidio.

Influenza, l'orario in cui i sintomi sono peggiori
C’è un orario preciso in cui i sintomi da influenza diventano peggiori (cataniavera.it)

Aumenta di conseguenza anche la tosse. Essendoci il muco, infatti, il corpo prova a rigettarlo e si sforza di espellere il tutto. Cosa che però non riesce a fare in maniera adeguata, vista la posizione. Ma non è solo questo il problema, l’ora critica potrebbe essere identificata anche in maniera più precisa, con le 17. Fondamentale, in tal senso, è il ritmo circadiano. L’organismo si attiva per ripristinare ogni volta la sua funzionalità e lo fa basandosi proprio su una sorta di schema che si ripete ogni giorno.

Questo orario può oscillare tra estate e inverno, come da soggetto a soggetto, ma in linea di massima coincide sempre quando viene rilevato il cambio orario. Ossia quando si passa dal giorno alla notte, semplicemente perché gli occhi percepiscono che è calato il buio. Durante la sera e dunque la notte i tessuti si attivano per arginare i danni che sono stati fatti. È il momento in cui tutto si rigenera e si hanno maggiori sintomi e difficoltà.

A partire dalle 17 avviene questo progressivo cambiamento. Tra le 18 e le 21 la pressione e la temperatura salgono, la risposta immunitaria è al massimo. Quindi tutto è legato ai ritmi circadiani del sistema immunitario, alle secrezioni ormonali, alla frequenza cardiaca e alla temperatura. Di conseguenza si può affermare come il momento “peggiore” sia quello serale e notturno, con particolare incisività nelle ore indicate quando si ha l’attivazione dell’organismo per combattere al massimo il virus presente.

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